mercoledì 13 giugno 2012

La storia della Ferrari anni '90 in tre modelli

Se come già detto gli anni '80 sono stati gli anni più fertili per la casa del Cavallino, gli anni '90 sono stati gli anni della riconferma, sotto tutti gli aspetti della Ferrari, rispetto alla concorrenza che cresceva.
Tratterò della seconda metà degli anni '90 quando la Ferrari produsse tre modelli unici nel loro genere che sono rimasti nell'immaginario collettivo: la Ferrari F50, la Ferrari 550 Maranello e la Ferrari 360 Modena.

La Ferrari F50 è una spyder con tetto rigido asportabile costruita in serie limitata tra il 1995 ed il 1997 per celebrare il 50º anniversario di fondazione della casa di Maranello. E' l'erede della mitica F40, con qualcosa in più: per la prima volta in una Ferrari stradale, il telaio è totalmente realizzato, come nelle F1, in materiali compositi di carbonio e vincolato al gruppo motore-cambio tramite un telaio ausiliario, allo scopo di ottenere un'elevatissima rigidità strutturale pur mantenendo un peso molto contenuto (102 kg) della cellula fondamentale. Monta un 12 cilindri a V di 4698cc che eroga 520cv a 8.500giri/min e una coppia massima di 470Nm, il cambio è un manuale a sei rapporti con la classica trazione posteriore. Ne consegue uno 0-100km/h pazzesco, solo 3.8s ben superiore ai 4.5s della F40 e poteva raggiungere una velocità massima di ben 335km/h.


La Ferrari 550 Maranello, costruita dal 1996 potrebbe, a prima vista, sembrare un'auto tranquilla, docile per via del muso aggraziato e dalle linee compositive morbide; ma in realtà è l'esatto opposto. Infatti la 550 maranello è l'interpretazione della berlinetta 12 cilindri, a motore anteriore a forte vocazione sportiva. Il tema assegnato ai tecnici nello sviluppo di questa vettura era particolarmente impegnativo: disegnare e costruire una vettura che soddisfacesse le esigenze dei clienti Ferrari che ricercano emozioni di guida e prestazioni estreme, senza per questo rinunciare alla guidabilità e al comfort. Il punto di forza sta nel motore: è un 12 cilindri a V da 5474cc, molto elastico perchè la coppia massima è disponibile fin dai 3.000giri/min e che eroga 485cv a 7.000giri/min. Superava tranquillamente i 300km/h, raggiungendo infatti la soglia dei 320km/h e lo 0-100 era coperto in soli 4.4s. Insomma una supercar tutt'altro che docile bensì una Ferrari aggressiva, potente unica nel suo genere.


La Ferrari 360 Modena (in foto la versione Stradale) è stata presentata nel 1999 al Salone di Ginevra. La 360 Modena nasce come interpretazione per gli anni 2000 della berlinetta Ferrari con motore V8 e racchiude contenuti tecnologici radicalmente innovativi che hanno permesso di conciliare caratteristiche apparentemente in contrasto fra di loro, come una significativa riduzione di peso pur in presenza di maggiori dimensioni e di un accresciuto livello di equipaggiamento. Elemento importante e di assoluta novità in una vettura Ferrari stradale è l'impiego dell'alluminio come materiale strutturale per l'intero telaio, in abbinamento alla scocca e ad altri numerosi componenti dell'autotelaio anch'essi in alluminio. Il motore come già detto è un V8 da 3600cc che sprigionava 400cv a 8.500giri/min e 380Nm di coppia a 4.750giri/min che abbinato ad un cambio manuale (e in versione F1) a sei marce le consentiva di sfiorare i 300km/h, arrivando a 295, con uno scatto da 0-100km/h ottimo in soli 4.5s.


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Immagini tratte dal Web.

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